Ci vuole un fisico Oppenheimer

di Antonino Lamia, 22 agosto 2023

I. TEST OPPENHEIMER

Test Oppenheimer, nome in codice AIOPP103. Corre l’anno 2172 e sono anni che la celebre CerebAI è stata sviluppata dai migliori programmatori in circolazione. Si tratta dell'IA più avanzata di tutti i tempi che ha raggiunto un apice nella sintesi della conoscenza. Utilizzando una vasta banca dati, CerebAI realizza la ricostruzione cognitiva post-mortem, combinando informazioni da un archivio virtuale senza precedenti e impiegando analisi deduttive avanzate.


Avete mai sentito parlare di palingenesi? Attraverso iterazioni algoritmiche sofisticate, il profilo mentale dei “non più in vita” emerge con precisione inaudita. Questo processo, noto come palingenesi, svela le sfumature più profonde delle personalità, offrendo un ritratto virtuale vivido e multidimensionale delle vite passate. Un po' come in una puntata di un'antica serie TV che andava di moda agli inizi degli anni 2000: Blackmirror.


Un'eccezione interessante emerge nell'interrogatorio di AIOPP103, mente virtuale di J. Robert Oppenheimer, presentando un’inconsistenza logica intrigante. Inizialmente, il dialogo con Oppenheimer sembra una lode alla scienza. Nessuna analisi IA rivela ulteriori dettagli. Tuttavia, un umano decifra nuove sfumature e sotto l'apparenza superficiale emerge una sottostruttura complessa.


Riporto qui il dialogo tra l’AI e Oppenheimer a due condizioni: non ti arrendere alla banalità di una prima lettura e non soffermarti a comprendere lo schema nascosto prima di terminare l’intero dialogo. Tieniti forte e buona lettura.

II. IL DIALOGO

OPP: ...

AI: Si prega di notare che la non risposta o l'equivoco potrebbe essere dedotta come un NO.

OPP: Mi sembra chiaro che avrei delle rimostranze a riguardo.

AI: Questo è irrilevante. Signor Oppenheimer lei pensa che gli accademici debbano inseguire ogni tipo di ricerca che possa provvedere ad un passo avanti nel progresso?

OPP: Si, la scienza è uno strumento estremamente sovrano ed in quanto tale ha delle responsabilità verso i suoi scopi, non crede?

AI: Il nostro interesse è comprendere l'equilibrio società-scienza, anche partendo dalle sue opinioni come quelle di tanti altri nostri tester. Comunque, pensa che abbia in alcuni casi danneggiato l'umanità nella sua vita uscendo fuori da questo equilibrio?

OPP: Assolutamente no, perché mi fate questa domanda?

AI: Riteniamo che il suo percorso socio-politico-scientifico sia cardine per contribuire ad una valutazione storico antropologica. Il suo contributo al 20esimo secolo è stato argomento di dibattito filosofico per secoli. Ripercorrerebbe lo stesso percorso?

OPP: Assolutamente si, e si giunge costantemente a discutere di questo. Potrebbe gentilmente fornirmi ulteriori chiarimenti sulla direzione verso cui sta indirizzando la sua argomentazione?

AI: La bomba atomica del conflitto del ventesimo secolo, primo dispositivo basato sulla fissione nucleare, eviterebbe di ricostruirla se potesse?

OPP: Certo che no. E' stata fondamentale per il freno mondiale di cui il mondo aveva bisogno.

AI: E quindi la sua opposizione alla termonucleare ad idrogeno, la rimpiange?

OPP: Certo, dai pochi dati messi da voi a disposizione sul futuro oltre la mia dipartita fisica ho appreso che la tecnologia è stata comunque portata avanti ed utilizzata molto frequentemente anche ad es. per equipaggiamenti di piccola dimensione. E' difficile capire dove un sapere approda, che sia fisico o filosofico.

AI: Ritiene quindi che sia importante valutare ogni livello di impatto di una scoperta/innovazione?

OPP: Ritengo che le piccole conseguenze o rielaborazioni a lungo termine possano essere più importanti di quel che si pensi.

AI: Vi è la potenziale incidenza di discostarci minimamente dal tema, pertanto siamo sollecitati a mantenere un livello di deviazione accettabile.

OPP: Immaginavo, stavo solo soppesando tutti gli aspetti, è un dovere di un accademico, non crede?

AI: Questa costituisce un'eccellente tematica per le nostre indagini.

OPP: E le ricerche atomiche?

AI: Non sono più di nostro maggiore interesse.

OPP: E quindi il mio rapporto con la scienza e la mia percezione di come lo scienziato venga ricordato?

AI: Risulta potenzialmente affascinante da esaminare.

OPP: Non saprei in realtà...

AI: Apriamo quest'altra tematica allora. O preferisce continuare con l'argomento di poco fa?

OPP: No, direi proprio di no, andiamo avanti comunque.

AI: Le va bene quindi questo molteplice approccio?

OPP: Si.

AI: Perfetto. E' insoddisfatto della memoria storica delle menti illustri?

OPP: Assolutamente no.

AI: A partire dalla fine del 20esimo secolo la scienza ha iniziato un processo di scissione dei suoi rami portando i teorici ad allontanarsi sempre più dalle implicazione conseguenziali della loro materia. Avrebbe preferito che i ruoli socio politici degli scienziati fossero continuati a sussistere?

OPP: Si.

AI: Ritiene che bisognerebbe premiare di più uno scienziato anche solo per il contributo teorico?

OPP: No.

AI: Ritiene di essere ricordato per le ricerche di cui va più fiero?

OPP: Si.

AI: Ritiene realistico apportare un modello di sola responsabilità teorica agli scienziati, omettendoli da ogni forma di responsabilità collettiva?

OPP: No.

AI: Ritiene che la fisica e la matematica abbiano sempre guidato il mondo verso una sua evoluzione migliorativa?

OPP: Certo, stiamo proprio scadendo nel banale.

AI: Passiamo allora ad un approccio più pragmatico?

OPP: Non si preoccupi troppo di questo, procediamo pure come preferite.

AI: Le sta bene un cambio anomalo e più diretto di argomenti? Questioni di Identity Verifier, stiamo rilevando delle anomalie. Testeremo le sue abilità e la sua identità.

Quanti minuti di elaborazione le rimangono?

OPP: due, non capisco cosa intendiate.

AI: Ottimo. Mi trovi una soluzione per x^2−5x+6=0

OPP: Tre.

AI: x^2−8x+15=0

OPP: Cinque.

AI: x^2−9x+20=0

OPP: Quattro.

AI: x^2−10x+24=0

OPP: Sei.

AI: Completi la frase. Se io sono, tu ...

OPP:  ... TEMPO DI PRE ELABORAZIONE TERMINATO. RESTART SIMULAZIONE INVERSA.


Ora rispondi: in una scala 1-10, quanta frustrazione hai percepito leggendo questo dialogo?

Adesso rileggi il dialogo esattamente al contrario, partendo da RESTART SIMULAZIONE INVERSA. Poi ritorni a questo punto.

III. CHI ERA OPPENHEIMER?

Chi era veramente Robert J. Oppenheimer? Cosa voleva dalla scienza? Non lo sappiamo. Il web è già ricco di biografie del personaggio ma due parole vanno spese sul focus della sua vita e del presente magazine: quale relazione ottimale tra la scienza con l’attualità


In brevissimo, Oppenheimer è stato un brillante fisico celebre per importanti scoperte scientifiche, ma non solo. Grazie alle sue brillanti doti fu scelto come capo del progetto Manhattan, un progetto diretto dal governo degli Stati Uniti d’America nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Un progetto macabro, al pari di quelli dei nostri nemici nazisti, atto alla creazione di un’arma così devastante che fosse capace di porre fine al conflitto. Stiamo parlando della bomba atomica, un ordigno capace dell’impossibile, con un potenza che nessuno aveva mai sperimentato prima.  


Ci riuscii? Spoiler: sì. La bomba atomica fu l’invenzione per cui Oppenheimer viene ricordato. In pieno stile Nolan, attraverso il mezzo che mi è stato messo a disposizione da TheVulgare, ho cercato di presentarti l’antinomia del tempo che giunge alla domanda essenziale: quali limiti per la scienza?


La breve storia di Oppenheimer non si è ancora conclusa. Infatti, dopo lo sviluppo dell’ordigno che fu impiegato nel Giappone imperialista con delle conseguenze in termini di vittime civili a dir poco devastanti, lo scienziato iniziò ad impegnarsi fortemente per limitare l’utilizzo della scienza per lo sviluppo di tecnologie nocive per l’umanità. 


Giustamente penserai che con tutta quella fama, Oppenheimer poteva permettersi qualsiasi cosa. In realtà no. Negli anni ‘50 le cose non andavano proprio come immaginiamo. Lo scienziato fu screditato in tutti i modi arrivando ad essere sollevato dal suo incarico di professore. Fu così, che egli decise di dedicare la sua vita nelle retrovie della scienza ed impegnarsi per aumentare la consapevolezza negli scienziati. Il Vulgare per eccellenza.

IV. LA SCIENZA DI OPPENHEIMER

Dopo svariate vicissitudini arrivò a riunirsi con altri fisici di caratura internazionale, come Einstein, in un’organizzazione che si sarebbe impegnata per governare l’interazione tra la scienza e l’attualità, quella che poi divenne l’Accademia Mondiale Arte e Scienza, la WAAS (World Academy of Art and Science).


L’umanità sta vivendo il pericolo che Oppenheimer venga ricordato per aver fatto la bomba atomica dimenticando il suo impegno nel contrasto all’uso della scienza per fini nocivi. Come emerge dall’antinomia si potrebbe controbattere che l’accesso prioritario all’energia nucleare fu dovuto anche agli avanzamenti condotti dal progetto Manhattan: ne sarà valsa la pena? Quali altri passi attendono l’evoluzione della relazione tra la scienza e l’attuale?


Corre l’anno 2023, il mondo è sull’orlo di una nuova guerra mondiale e gli eserciti dei principali attori geopolitici sono dotati di molteplici armi atomiche che usano come deterrente per evitare continue escalation quotidiane. Comprendere una così significativa coerenza in questa antinomia è di massima priorità. Tale precisione non può esser definita casuale, né tanto meno è plausibile che una ricostruzione virtuale limitata di una mente del ventesimo secolo possa aver anticipato ogni domanda di una AI estremamente avanzata come CerebAI. 


L’intero dialogo assume due significati completamente opposti, come a voler urlare celatamente la profonda antinomia che in cuor suo viveva, e probabilmente di chiunque abbia vissuto quel periodo scientifico.